Riassunto
Sebbene le campagne siano normalmente considerate come luoghi dell’immobilità e della stanzialità, il contributo mira a mostrare i caratteri di movimento delle campagne. Attraverso vari esempi dalle campagne italiane e toscane sono portati all’attenzione i vari aspetti della mobilità “orizzontale” del mondo contadino, dei molti saperi e “saper fare”: la pendolarità stagionale, la vita a cavallo di città e campagna, la pluriattività, forme integrative di salari e lavori a opera, l’azienda domestica basata sul lavoro familiare, gli ingegni contadini, l’uso della scrittura e i gradi di alfabetizzazione. Viene discussa anche la resistenza contadina alle innovazioni, collocata invece all’interno delle relazioni dialettiche tra proprietari e lavoratori.
AbstractAlthough rural areas are typically regarded as places of immobility and permanence, this contribution aims to highlight the dynamic aspects of the countryside. Drawing on various examples from rural Italy and Tuscany, it brings attention to multiple forms of “horizontal” mobility within peasant life and the many forms of knowledge and practical skill: seasonal migration, lives lived between town and country, multiple occupations, supplementary forms of income and casual labor, the household economy based on family labor, peasant ingenuity, the use of writing, and levels of literacy. The text also addresses peasant resistance to innovation, reinterpreting it within the framework of the dialectical relationships between landowners and laborers.