Abstract
Nel cuore della Pianura Padana, le mondine rappresentarono un’esperienza unica di lavoro femminile, fatica condivisa e lotta collettiva. Impiegate nel trapianto e nella monda del riso, furono protagoniste della produzione agricola italiana prima della meccanizzazione e dell’introduzione dei moderni strumenti di coltivazione, contribuendo in modo decisivo alla sicurezza alimentare del Paese. La loro immagine, fissata in fotografie, dipinti e film – dal neorealismo di Riso amaro ai lavori di Angelo Morbelli e Renato Guttuso – ha reso visibile la loro fatica e il loro coraggio, trasformando la vita nelle risaie in un simbolo di resistenza, solidarietà e emancipazione femminile. Tra coltivazioni, canti e lotte, la loro esperienza restituisce oggi la storia di un’emancipazione femminile che va ben oltre il folklore.

In the heart of the Po Valley, the mondine represented a unique experience of women’s labor, shared hardship, and collective struggle. Employed in rice transplanting and weeding, they played a central role in Italian agricultural production before mechanization and the introduction of modern farming tools, making a decisive contribution to the nation’s food security. Their image, captured in photographs, paintings, and films – from the neorealism of Bitter Rice () to the works of Angelo Morbelli and Renato Guttuso – made their toil and courage visible, transforming life in the rice fields into a symbol of resistance, solidarity, and female emancipation. Through cultivation, songs, and struggles, their experience today reveals a history of women’s empowerment that goes far beyond folklore.
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