Abstract

Riassunto
Nel corso del Medioevo lo zafferano era una delle spezie più utilizzate in diversi campi e godeva di un notevole interesse nei commerci internazionali. L’Italia era uno dei principali produttori in Europa e la coltivazione era presente in diverse aree della Penisola: in Toscana e in Abruzzi si producevano le qualità più pregiate, ma la crococoltura era praticata anche in Lombardia, Umbria, Marche e Puglia. In quest’ultima regione, secondo centro nel Regno di Napoli, lo zafferano trovava spazio soprattutto nel Salento, ma era coltivato anche in Terra di Bari. Sebbene inferiore come qualità rispetto allo zima abruzzese, lo zima delle Puglie, tra XV e XVI secolo, aveva una sua collocazione sui mercati europei, essendo richiesto da mercanti tedeschi, veneziani e fiorentini. Nel presente contributo si vuole fornire una disanima della produzione e del commercio della spezia in Terra di Bari, argomento poco affrontato dalla ricerca storica, utilizzando fonti diverse, in particolare alcune pratiche della mercatura tedesche e veneziane del Cinquecento. Si presenteranno due casi di studio: Bitonto per la seconda metà del XV secolo e Bisceglie per il XVI, impiegando notizie tratte da fonti inedite. Da ultimo l’attenzione sarà posta sugli aspetti fiscali collegati allo zafferano e al suo commercio.

Abstract
Production and Trade of Saffron in «Terra di Bari» between the 15th and 16th Century. During the Middle Ages, saffron was one of the most used spices in various fields and enjoyed considerable interest in international trade. Italy was one of the main producers in Europe and cultivation was present in several areas of the peninsula: the finest qualities were produced in Tuscany and Abruzzi, but crococulture was also practiced in Lombardy, Umbria, Marche and Apulia. In the latter region, the second center in the Kingdom of Naples, saffron found space above all in Salento, but it was also cultivated in Terra di Bari. Although inferior in quality to the Abruzzese zima, the Apulian zima, between the fifteenth and sixteenth centuries, had its place on European markets, being requested by German, Venetian and Florentine merchants. This paper aims to provide an overview about production and trade of the spice in Terra di Bari, a subject that has not been dealt with in historical research, using different sources, such us some German and Venetian trading practices (pratiche mercantili) of the sixteenth century. Two case studies will be presented with the towns of Bitonto, for the fifteenth century, and of Bisceglie, for the end of the sixteenth century, using information taken from unpublished notarial deeds. Finally, attention will be paid to the tax aspects related to saffron and its trade.

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